Martino Pedrozzi
Arch. dipl. epfl - fas/bsa
Via Noseda 20
CH–6850 Mendrisio
Svizzera
t +41 91 942 13 24
info@pedrozzi.com
Foto: Pino Brioschi
Design: Gysin-Vanetti
Realizzato in una serie limitata di 20 esemplari dalla Biblioteca Werner Oechslin.
Nelle piramidi egizie, nelle colonne greche o nei menhir bretoni la compressione dovuta al peso proprio è nulla al vertice e massima alla base. La compressione della pietra varia perché, con l’aumentare dall’alto verso il basso della massa da sostenere, non corrisponde in proporzione un aumento in pianta della superficie che la sostiene.
Percepisco questa come un’imperfezione statica, un compromesso costruttivo, un difetto di dimensionamento. Mi chiedo allora: esiste un solido nel quale la compressione media resta costante a qualsiasi quota?
La soluzione è un solido di rotazione d’altezza infinita descritto da una formula matematica, in cui è la proporzione costante tra il volume che sovrasta una sezione orizzontale qualsiasi e la sua area, il raggio alla quota, e il raggio di base.
Da architetto che si confronta con la forza di gravità, riconosco nel tronco geometrico che rappresenta questo solido una forma ideale. Ho realizzato questa forma ideale in bronzo. La sua compressione interna è omogenea ed analoga alla condizione di un corpo sospeso in un fluido di uguale densità, e produce la sorprendente sensazione di una massa senza peso.
La sua particolare proprietà gli conferisce carattere e personalità. Per questo l’ho chiamata Oi, il riflesso di io.
Progetti | |
1992 | Ponte ad arco, deposito di brevetto svizzero |
1996 | Case contigue a Semione |
1994 | Alloggio per fine settimana a Sceru, monti di Malvaglia. |
1996 | Alloggio per fine settimana a Pizzada, monti di Semione |
2000 |
Illuminazione del Castello di Serravalle, Semione (con Pino Brioschi, fotografo) |
2000 | Ricomposizione di una rovina a Sceru, monti di Malvaglia |
2001 | Ampliamento di una casa di vacanza ad Airolo |
2001 | Tre case a Semione |
2001 | Alloggio per fine settimana a Rima, monti di Broglio |
2002 | Ristrutturazione di un’antica masseria a Ligornetto |
2002 |
Ponte a Pregassona (con Andrea e Eugenio Pedrazzini, ingegneri) |
2002 | Appartamenti a Caslano |
2002 | Ristrutturazione di una casa di vacanza a Campo Vallemaggia |
2002 | Restauro di una cascina a Sceru, monti di Malvaglia |
2005 | Casa a Mendrisio (con Victoria Diaz Saravia) |
2006 | Passerella pedonale a Locarno (con Grignoli Muttoni Partner, studio d’ingegneria) |
2007 | Passerella pedonale a Leontica (con Grignoli Muttoni Partner, studio d’ingegneria) |
2007 | Ristrutturazione di un’antica casa a corte a Pregassona |
2008 | Palazzo d’appartamenti a Caslano |
2009 | Casa a Bellinzona |
2010 | Casa a Sonvico |
2010 | Palazzo d’appartamenti a Pregassona |
2010 | Casa a Pregassona |
2011 | Casa a Bellinzona |
2011 | Appartamento in una casa nel nucleo di Ligaino, Pregassona |
2011 | Quartiere di 200 alloggi sociali a Dilijan, Armenia |
2011 | Ristrutturazione di una casa a Mendrisio |
2013 | Ristrutturazione di una casa a Bellinzona |
2013 | Ricomposizione di una rovina a Sceru, monti di Malvaglia |
2013 | Ristrutturazione di una casa del nucleo storico di Vacallo |
2013 | Ristrutturazione parziale di una casa a Solduno |
2014 | Ricomposizione dell’alpeggio di Giumello, monti di Malvaglia |
2015 | Tomba di famiglia a Mendrisio |
2015 | Ricomposizione di quattro rovine a Sceru, monti di Malvaglia |
2016 | Appartamento in una villa d’inizio 900 a Chiasso |
2016 | Ricomposizione di una rovina a Semione |
2017 | Cappella in Valle Malvaglia |
2017 | Ristrutturazione di una stalla a Fontanedo. Val di Blenio |
2018 | Ristrutturazione di una casa nel nucleo storico di Savosa |
2019 | Riqualifica urbana di Via Motta a Mendrisio |
2019 | Ricomposizione dell’alpe di Luzzone in Valle Malvaglia |
2020 | Ristrutturazione di una casa a Fosano (Gambarogno) |
Progetti di concorso | |
1997 | Ampliamento dell’Accademia di architettura di Mendrisio |
1998 | Ampliamento del campus universitario dell’USI, Lugano |
1998 | Nahuel Huapi National Park hotel in Patagonia, Argentina |
1999 | Lungolago di Ascona |
1999 | Capanna Cristallina in Valle Bedretto |
2001 | Ristrutturazione della banca UBS di Mendrisio, concorso a inviti |
2002 | Ristrutturazione del salone comunale di Pregassona, concorso a inviti, 1. premio |
2002 | Asilo e sala comunale a Comano |
2004 | Rifacimento della pavimentazione del nucleo di Arogno, concorso a inviti, 2. premio |
2004 | Facoltà di Scienze Informatiche dell’USI a Lugano |
2008 | Passerella pedonale a Bellinzona (con Grignoli Muttoni Partner, studio d’ingegneria) |
2008 | Nuova piazza a Pedrinate, concorso a inviti, 3. premio |
2008 | Parco Bonasco, Giubiasco, mandato di studio parallelo |
2009 | Nuovo svincolo autostradale, Bellinzona, concorso, 1. premio, (con Tajana e Partner, Edy Toscano, studi d’ingegneria) |
2009 | Centro di Pronto Intervento a Mendrisio, 2. fase |
2010 | Studiper l’inserimento del Museo dell’architettura nel Palazzo Turconi, Mendrisio |
2010 | Progetto per Piazza stazione e per l’attuale sede autostradale, Roveredo, mandato di studio parallelo |
2011 | Campus universitario USI e SUPSI, Lugano |
2011 | Scuola dell’infanzia e sala multiuso a Lugano-Molino Nuovo (con Victoria Diaz Saravia) |
2011 | Edificio e mappale RSI di Lugano-Besso, idee di sviluppo, mandato di studio parallelo |
2012 | Edificio di alloggi sociali a Ginevra |
2012 | Scuola Universitaria Professionale a Mendrisio (con Kengo Kuma and Associates, Tokyo) |
2012 | Scuola Media di Chiasso, nuove aule speciali |
2013 | Stazione ferroviaria di Bellinzona, concorso a inviti |
2013 |
Libreria, aule e appartamenti, Fondazione Torriani a Mendrisio (consulenza grafica: Sidi Vanetti) |
2013 | Parcheggio multipiano e sistemazione paesaggistica a Morat |
2014 | Sede principale della Basler Versicherungen a Basilea, concorso a inviti |
2014 | Passerella pedonale e ciclabile sul Vedeggio tra Agno e Muzzano (con Marco Tajana, ingegnere) |
2014 | Ponte per l’Azienda Elettrica Ticinese a Pollegio (con Marco Tajana, ingegnere) |
2015 | Edificio d’appartamenti a Lumino, concorso a inviti |
2015 | Passerella pedonale presso l’ex Ponte della Torretta a Bellinzona (con Lurati Muttoni Partner, studio d’ingegneria) |
2015 | Nuovi spazi per la didattica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, concorso a preselezione |
2016 | MALI Museo de Arte de Lima, nuova ala per l’arte contemporanea, Lima, Perù |
2016 | Allestimento del padiglione svizzero per la Biennale di architettura di Venezia 2018 |
2017 | Edificio d’appartamenti a Canobbio, concorso a inviti, 1. premio |
[…] prima c’era del pietrame, che un osservatore ignaro poteva confondere con il pietrisco eruttato li dal permafrost. Due compari, in appena tre ore lavorando di buona lena a gettar pietre diligentemente verso quel che via via si configurava come un centro e poi un rettangolo, portavano finalmente alla vista le tracce di una fondazione di rustico che le pietre ammucchiate hanno ormai riempita a forma di tumulo. L’immagine che faceva definire a Loos cos’è l’architettura mette a fuoco l’operazione compiuta dai due compari: qui sull’alpe di Sceru essi hanno dato sepoltura a una casa. Immaginiamo che i due continuino con la stessa lena ad ammucchiare tumuli che ci parlano di case, stalle e strade. Non sarebbe un bel modo per suggellare “l’abbandono”? Questo testo–tratto dal catalogo della mostra “Neues Bauen in den Alpen, Architekturpreis 2006” in cui era esposta la mia prima ricomposizione a Sceru–termina con l’augurio di vedere proseguita l’opera di ricomposizione iniziata su quell’alpe. Negli anni successivi tutte le rovine di Sceru sono state ricomposte così come quelle dell’alpe di Giumello. Qualche anno più tardi è stata portata a termine anche la ricomposizione dell’alpe di Luzzone nella quale ho coinvolto l a Section d’architecture dell’EPFL, l’Accademia di architettura dell’USI, l’Institut für Landschaftsarchitektur dell’ETHZ ed i loro rispettivi studenti, 120 in totale.
Pizzada, Valle di Blenio
Nuove funzioni come cucinare, mangiare, dormire e riposare sono introdotte in una stalla per renderla abitabile. Queste funzioni, normalmente considerate parzialmente incompatibili nello stesso spazio, coesistono attorno ad unico elemento d’arredo fisso.
Sceru, Valle Malvaglia
A una cascina in muri di pietra a secco vengono eliminate le sporgenze di gronda e coperta la carpenteria normalmente visibile in facciata tra muri laterali e tetto. Ne risulta un aspetto massiccio, antitetico al carattere tettonico originale.
Casa a corte a Ligaino
Un edificio composto da parti edificate in momenti diversi e inserito in un complesso rurale disposto attorno ad una corte, assume attraverso la sua ristrutturazione un carattere contemporaneo e unitario. La trasformazione inizia con la demolizione delle parti danneggiate come i solai in legno e la carpenteria. Tra i muri portanti esistenti nuovi solai sono collocati a quote diverse in modo da permettere un movimento orizzontale e verticale diretto e frontale, da una stanza all’altra, attraverso aperture di passaggio nei muri. La partizione in tre piani ripetuti dell’edificio originale è sostituita da un insieme di locali autonomi disposti ciascuno a una quota specifica.
Appartamento a Ligaino
All’ultimo piano di una casa tradizionale del centro storico un volume attrezzato a forma di croce struttura in quattro settori equivalenti lo spazio definito dai muri perimetrali.
Casa a Sonvico
La casa a un piano è appoggiata su un pendio e guadagna l’orizzontalità con due pilastri cavi in cui trovano posto funzioni secondarie.
Palazzo d’appartamenti a Pregassona
La struttura verticale composta da otto pilastri perimetrali e da due nuclei centrali per scala e ascensore è ripetuta senza variazioni su quattro piani. Il piano d’accesso è lasciato libero e grezzo. Negli altri tre piani ogni appartamento è attraversato da uno spazio diagonale che ne accentua la dimensione maggiore e dà accesso a tutti i vani.
Casa a Pregassona
Una struttura verticale ripetitiva e ravvicinata, basata su due campate laterali inferiori rispetto a quella centrale, cosente degli spessori minimi di pialstri (20x20 cm) e solai (16 cmbr). La struttura del tetto ripete quella del solaio intermedio, ma è piegata lungo l’asse centrale.
Casa a Mendrisio
La casa, ubicata all’esterno del nucleo storico di Mendrisio dove un tempo iniziavano i campi, col passare degli anni è stata inglobata nell’espansione urbana. Tuttavia la sua autonomia caratterizzata in origine dal contesto agricolo si è paradossalmente accentuato. Dopo la creazione di un fronte costruito che si attesta lungo una strada realizzata di recente, l’abitazione si è ritrovata protagonista di uno spazio ben definito compreso tra il fronte storico e quello nuovo. (con Victoria Diaz Saravia, consulente grafico per la facciata: Sidi Vanetti)
Una rotonda sopraelevata risolve lo svincolo all’interno della sede autostradale e diventa elemento di riferimento del nuovo accesso alla città (con gli studi d’ingegneria Grignoli Muttoni Partner e Edy Toscano).
Il progetto è stato commissionato dalla National Social Housing Association armena. Prevede la realizzazione di 200 nuove unità abitative e la ristrutturazione di un edificio esistente. Il sito è un‘area originariamente destinata per iniziativa dello stato moldavo alla costruzione di blocchi abitativi per famiglie rimaste senza casa dopo il terremoto di Spitak del 1988. L‘iniziativa subì una brusca interruzione in seguito allo sgretolamento sovietico lasciando inconclusi una serie di terrazzamenti e un edificio. Il nostro progetto origina proprio dall‘analisi attenta di questi terrazzamenti che opportunamente rimodellati diventano i piani d‘appoggio del nuovo quartiere abitativo. (Consulenza grafica: Sidi Vanetti)
La cappella è stata realizzata in sostituzione e in memoria della vecchia cappella del Ponte Cabbiera, andata sommersa nel bacino idroelettrico della Val Malvaglia. La sua ubicazione è caratterizzata dalla presenza di un grande masso, presente nella stessa posizione da prima della costruzione della diga. Un luogo rimasto allo stato originale, non trasformato dai lavori di scavo e terrazzamento, capace di dare alla cappella una fondazione solida sia dal profilo statico che ideale. A chi proviene in automobile da valle la cappella appare in fondo a un rettilineo il cui asse è allineato alla croce. La relazione spaziale con la strada, moderna espressione delle antiche mulattiere di valle, lega la cappella a un contesto paesaggistico più ampio. La cappella è stata immaginata come una leggera struttura in ferro grezzo composta da un tetto ottenuto saldando lungo il colmo due lamiere da 15 millimetri, e da sei colonne di 65 millimetri di diametro incastrate al masso tramite carotaggi. Il tetto è semplicemente appoggiato e mantiene la sua posizione grazie al peso proprio e a sei spinotti posti al vertice delle colonne. Un percorso sale dalla strada, attraversa un bosco di noccioli e termina a monte della cappella in un’area pianeggiante dove annualmente si celebra una messa.
Sede della Basilese Assicurazioni
L’espressione architettonica della sede della Basilese Assicurazioni nasce da una necessità tecnica e da una precisa volontà architettonica: il dover rispondere ad elevati standard di isolamento richiesti, che presupponevano la creazione di un involucro isolante continuo, e il desiderio progettuale di non riferirsi alla facciata come ad un rivestimento, ovvero ad una superficie applicata a posteriori. L’espressione pubblica dell’edificio è un bassorilievo monolitico. I muri, trattati come placche giustapposte, sono strutture autonome, distaccate dal corpo di fabbrica principale ed ancorate all’edificio retrostante con una serie di spinotti che ritmano la facciata insieme alle nervature di irrigidimento. (Concorso su invito)
Spazi d’atelier dell’Accademia di architettura di Mendrisio
Nel progetto per gli spazi d’atelier dell’Accademia di architettura di Mendrisio una nuova piattaforma diventa l’appoggio del nuovo volume, il quale assieme ai tre edifici preesistenti definisce uno spazio pubblico. Le sue quattro facciate sono costituite da lame monolitiche in calcestruzzo armato gettato in opera spesse ciascuna 12 centimetri. Sono autoportanti e tra loro separate lungo gli spigoli verticali. La loro autonomia, bidimensionalità e frontalità esprime in modo mirato lo scopo ultimo di una facciata: rappresentare l’edificio, come una maschera.
Stazione di Bellinzona
La stazione di Bellinzona è ubicata su una piattaforma artificiale. Su questa piattaforma, piano d’approdo alla città per chi arriva in treno, i due edifici storici risultano appoggiati in tutta la loro autonomia una volta demoliti gli elementi più recenti e di minore pregio. Il nostro nuovo edificio, una loggia, è una struttura che copre lo spazio transitorio tra il viaggio e la destinazione, tra il treno e la città. La loggia rappresenta la soglia d’accesso alla città. (Concorso su invito)
Appartamenti a Ginevra
L’edificio di appartamenti a Ginevra è pensato come un blocco piantato nel verde: due ampi sfondi vegetali si aprono a nord e a ovest. Al blocco compatto, composto di pannelli di calcestruzzo prefabbricato, si affianca una esile struttura composta di pilastri e solette che disegna con tratto sottile ma deciso il volume di un grande loggiato che si giustappone, sfiorandolo, al parallelepipedo di calcestruzzo. È la tensione tra questi due oggetti, il vuoto sottile che li divide, a rappresentare uno degli elementi topici del progetto. Il loggiato ricorda una grande scenografia teatrale dove le persone si affacciano e mettono in scena la loro vita quotidiana.
Biennale di Venezia
Con il nostro progetto proponiamo una riflessione sulla nozione di limite, inteso come separazione spaziale artificiale. Lo facciamo andando a ridefinire le reciproche relazioni spaziali tra padiglione, Giardini e città. Per mezzo di un nuovo muro spostiamo l’ingresso del padiglione all’esterno della recinzione dei Giardini. Questo intervento ribalta la condizione spaziale che accumuna tutti i padiglioni nazionali, caratterizzata dall’inclusione all’interno di un perimetro espositivo chiuso. Il padiglione svizzero risulta collocato all’esterno della recinzione, a diretto contatto con lo spazio pubblico di Venezia. Il gesto è prepotente perché impedisce l’abituale accesso agli spazi espositivi e li esclude dalla comunità dei padiglioni. Ma allo stesso tempo è un gesto di massima apertura: questi spazi, che nel contesto della Biennale rappresentano la Svizzera, diventano accessibili per chiunque. Non vogliamo dare un’interpretazione univoca della nostra proposta o veicolare un messaggio definito. Preferiamo l’idea di provocare emotivamente i visitatori attraverso un allestimento che suggerisca delle sensazioni come quelle di inclusione e di esclusione, di rifiuto e di accoglienza o di chiusura spaziale e di apertura. L’ingesso è dunque libero, lungo un ideale percorso collegato a ogni piazza, riva o calle di Venezia. Il pubblico percorre una passeggiata urbana che si insinua nel padiglione, ne attraversa gli spazi volutamente spogli e culmina nella sala principale dove risalta il grande dipinto di un vasto paesaggio alpino.
Con Sidi Vanetti.
1999 |
Premio internazionale d’architettura contemporanea alpina, Sesto Cultura: alloggio per fine settimana a Pizzada, monti di Semione |
2006 |
Premio internazionale d’architettura contemporanea alpina, Sesto Cultura: restauro di una cascina e di una rovina di cascina a Sceru, monti di Malvaglia |
2007 | Premio SIA-Ticino come miglior opera privata in Ticino del quadriennio 2004-7:ristrutturazione di un’antica casa a corte a Pregassona |
2008 | Premio Die Besten 08 per le migliori opere in Svizzara del 2008: ristrutturazione di un’antica casa a corte a Pregassona, (nel 2009 membro della giuria del premio) |
2015 | Premio Die Besten 15 per le migliori opere in Svizzara del 2015, menzione: ricomposizioni a Sceru e a Giumello in Valle Malvaglia |
2016 | Premio SIA-Ticino per le migliori opere in Ticino del quadriennio 2012-16, menzione: ricomposizioni a Sceru e a Giumello in Valle Malvaglia |
2016 | Swiss art awards 2016, finalista: ricomposizioni a Sceru e a Giumello in Valle Malvaglia |
2016 | Arc-award, premio speciale della giuria: ricomposizioni a Sceru e a Giumello in Valle Malvaglia |
2017 | Umsicht-Regards-Sguardi, premio quadriennale della SIA, Società svizzera degli ingegneri e degli architetti, menzione: ricomposizioni a Sceru e a Giumello in Val Malvaglia |
Pubblicazioni varie: articoli su riviste, esposizioni, servizi televisivi, ecc. | |
1999 | Shinkenchiku: 1999, no.12, Bunkyo-Ku, Tokyo 113-8501 |
2000 | JA, the japan architect, no.36, inverno 2000, Tokyo |
2000 | Neues Bauen in den Alpen, architekturpreis 1999, Sexten Kultur, Birkhäuser Verlag, isbn 3-7643-6115-8 |
2002 | Architetture nel territorio, Canton Ticino 1970-2000, CD-ROM, Autrici: Mercedes Daguerre e Graziella Zannone Milan, Edizioni Tarmac, Mendrisio |
2005 | Piso, ciudad al ras, no.7, Guadalajara |
2006 | Time+Architecture, no.5, Shanghai |
2006 | Hochparterre, beilage, no.10, Zurigo |
2007 | Premio SIA Ticino 2007, Edizioni Casagrande, Bellinzona |
2007 | Architecture Suisse, no.167, Losanna |
2007 | Piso, ciudad al ras, no.11, Guadalajara |
2007 | Buonasera, servizio della Televisione della Svizzera Italiana TSI sul Premio SIA |
2008 | Hockparterre, no.12, Zurigo |
2008 | Kulturplatz, servizio della Televisione della Svizzera Tedesca SF sul Premio Die Bestem 08 |
2008 | Architecture today, no.186, Londra |
2008 | Neues Bauen in den Alpen, architekturpreis 2006, Sexten Kultur, Birkhäuser Verlag, isbn 978-3-7643-8394-7 |
2008 | Werk, bauen+wohnen, no.9, Zurigo |
2008 | Domus, no.914, Milano38 |
2008 | Domus, edizione russa, no.9, Mosca |
2008 | Il Quotidiano, servizio della Televisione della Svizzera Italiana TSI sul semisvincolo autostradale di Bellinzona |
2009 | Esposizione Architecture through pictures, California Institute of Architecture European Program, Vico Morcote, introdotta da Bruno Reichlin |
2009 | Foglio volante, intervista alla Radio della Svizzera Italiana sull’esposizione Architecture through pictures di Vico Morcote |
2010 | I luoghi dell’anima, intervista alla Radio della Svizzera Italiana sulla ristrutturazione di un’antica casa a corte a Pregassona |
2010 | Cronache della Svizzera Italiana, Radio della Svizzera Italiana, corrispondenza di Vladimir Sapozhnikov dalla Biennale di Mosca |
2011 | Werk, bauen+wohnen, no.11, Zurigo |
2011 | Ticinosette, no.35, Muzzano |
2012 | Talea, no.31, Como |
2012 | Traumhaus, no.5, Schlieren |
2012 | Hochparterre, no.5, Zurigo |
2012 | Esposizione e catalogo Import Ticino, Barcellona |
2013 | Faces, Journal d’architecture, no.72, Ginevra |
2013 | Archi, no.6, Lugano |
2013 | Ticino Management, no.4, Lugano |
2013 | Das Ideale Heim, no.6, Zurigo |
2013 | Umbauen+Renovieren, no.6, Zurigo |
2013 | Viso, Schweizer Baudokumentation , no.5, Rüschlikon |
2014 | Square, USI-magasine, no.14, Lugano |
2014 | Ticino Management, no.4, Lugano |
2014 | Corriere del Ticino, 13.9.2014 |
2015 | Hochparterre Wettbewerbe, no.1, Zurigo |
2015 | Werk, bauen+wohnen, no.3, Zurigo |
2015 | Esposizione Experimenta 01, I workshop dell’Accademia in mostra, Accademia di architettura di Mendrisio |
2015 | Ticino Guide, Architettura e ingegneria, Canton Ticino 2000-2015, Archi, Verlags AG, Zurigo |
2015 | Hochparterre, no.12, Zurigo |
2015 | Architecture Suisse, 199-1 |
2016 | Catalogo del Premio SIA Ticino 2016 |
2016 | Servizio RSI, Il Quotidiano, 31.8.16 |
2016 | “Archi”, no. 4, Lugano |
2016 | “La Regione”, 2.3.2016 |
2016 | “Corriere del Ticino”, 5.3.2016 |
2016 | “La Regione”, 18.7.2016 |
2016 | “Corriere del Ticino”, 23.7.2016 |
2016 | “Corriere del Ticino”, 15.9.2016 |
2016 | “Voce di Blenio”, ottobre 2016 |
2016 | Mostra “Arquitectura militante en Ticino”, Colegio Federado de Ingenieros y Arquitectos, San José, Costa Rica |
2016 | Mostra e catalogo “Arc-award 2016”, Zurigo |
2016 | Mostra e catalogo “Schweizweit”, Schweizerisches Architekturmuseum, Basilea |
2016 | Mostra “5 architetti del Canton Ticino”, Festa dell’architettura 2016. Forlí, Italia |
2016 | Le Temps, blog di Philippe Meier, ”Les pierres sauvées” |
2017 | “Modulor”, No.3 2017, NZZ Fachmedien AG, Urdorf |
2017 | “Viso, Schweizer Baudokumentation”, no. 4 2017, Rüschlikon |
2017 | “Ornamenti is crime”, Phaidon |
2017 | “100 Ferien Hauser”, 100 Medien GmbH, Ammerndorf, Germania |
2017 | “Transfer, Global Architecture Platform”, www.transfer-arch.com |
2017 | Mostra e catalogo “Umsicht, Regards, Sguardi 2017”, SIA Svizzera |
2017 | “Phoenix, Bauen im Bestand”, no. 11, BL Verlag AG, Schlieren |
2017 | AZIONE, “L’arte di riordinare le pietre”, 21.8.2017 |
2018 | “Archithese”, Jun-Aug 2 |
2018 | “FACES, Journal d’architecture”, no.74 |
2018 | “ARCHALP”, no 01 |
2019 | “ARCHALP”, no 02 |
2019 | “Corriere del Ticino”, 21.3.2019 |
2019 | Esposizione “Mountains and the rise of Landscape”, Harvard GSD, Cambridge USA |
2020 | Espazium, Stefano Moor su Martino Pedrozzi, “Casa a Sonvico” |
2020 | frizzifrizzi.it, “Primavera 2020, un docente offre in dono ai suoi studenti le note e gli spunti dai suoi libri più preziosi” |
2020 | Teleticino, “Nel ventre della balena”, 9.9.20 |
Conferenze e dibattiti | |
2003 | Collegio degli Architetti della città di Tucumán, Argentina |
2004 | Universidad Autonoma de Baja California, Mexicali, Messico |
2005 | Graduate School of Architecture, Nanjing University, Nanjing, Cina |
2006 | University of the Witwatersrand, Johannesburg, Sud Africa |
2007 | Università degli Studi di Genova, Italia |
2007 | Fondazione Brasilea, Basilea, Svizzera, tavola rotonda in occasione dei 100 anni di Oscar Niemeyer con Annette Spiro e Meinrad Morger |
2007 | Haute école d’art et de design, Ginevra, Svizzera |
2007 | United Arab Emirates University, Al Ain, Emirati Arabi Uniti |
2010 | II Biennale di architettura, Mosca |
2010 | CEPT University, Ahmedabad, India |
2011 | Faculdade de Arquitetura e Urbanismo, Universidade de São Paulo, FAU-USP, Brasile |
2011 | Escola da Cidade, São Paulo, Brasile |
2013 | 20. Seminario internazionale di progettazione, Monte Carasso, Svizzera |
2014 | Masayuki Kurokawa Office, Tokyo |
2014 | Università degli Studi di Pavia, Italia |
2015 | Arcadia Mediatica, Lima, Perù |
2015 | Atelier Paolo Canevascini, Accademia di architettura di Mendrisio |
2016 | Atelier Stefano Moor, Scuola Universitaria Professionale di Ginevra |
2016 | CUJAE, Instituto Superior Politécnico José Antonio Echeverría, La Habana, Cuba |
2016 | Assemblea generale FAS, Ginevra |
2016 | USI, Accademia di architettura, Atelier Nicola Baserga |
2016 | ENSASE, École Nationale Supérieure d’Architecture de Saint-Étienne, France |
2016 | Inaugurazione dell’esposizione “Import Ticino – Architecture and Territory”. Collegi d’arquitectes, Tarragona, Spain |
2016 | Festa dell’Architettura, Forlì, Italy |
2016 | Colegio Federado de Ingenieros y Arquitectos de Costa Rica, San José, Costa Rica |
2017 | Casabella Formazione, Milan |
2017 | Tavola rotonda SAM (Schweizerisches Architekturmuseum) Basel |
2017 | Pontificia Universidad Javeriana, Bogotá, Colombia |
2017 | EPFL, LABA Laboratoire Bâle, Atelier Prof. Harry Gugger |
2018 | BSA Zentralschweiz, Lucerne |
2018 | Forum d’architectures, Lausanne |
2018 | Architektur Salon, Hamburg |
2018 | SUPSI, Lugano |
2018 | Serie di conferenze “Costruire territori”, Premadio Valdidentro, Italy |
2018 | HEPIA, Haute école du paysage, d’ingénierie et d’architecture de Genève |
2018 | USI, Accademia di architettura, Muck Petzet course |
2018 | Open House Basel |
2018 | University of Belgrade, Faculty of Architecture, Serbia |
2019 | Ordine architetti Varese, Villa Panza, Italia |
2019 | ENSAPVS, École Nationale Supérieure d’Architecture Paris Val de Seine, France |
2019 | ENSAN, École Nationale Supérieure d’Architecture Nancy, France |
2019 | Panel discussion Harvard GSD, Graduate School of Design, Cambridge USA |
2020 | Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, “Architettura diretta. Pratica e didattica dell’esperienza” |
dal 2021 | Nominato professore Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Mendrisio |
Professore invitato Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Mendrisio |
|
2016 | Atelier Bachelor III e Master |
2017-2018 | Atelier Bachelor II |
2018-2019 | Atelier Bachelor II |
2019 | Atelier Bachelor III + Master |
2020 | Atelier Bachelor III + Master |
2020 | Atelier Bachelor III |
WISH | |
dal 2003 | Ideazione e direzione dei Workshop on International Social Housing, Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Mendrisio |
Esperto di tesi | |
2007 | Politecnico Federale di Losanna, Bruno Marchand |
2010 | Scuola Universitaria Professionale di Berna, Marco Bakker |
2011 | Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana |
Critico invitato | |
2000 | Politecnico Federale di Losanna, Vincent Mangeat |
2001 | Accademia di architettura di Mendrisio, Kenneth Frampton |
2007 | Kent State University, Firenze, Sebastiano Brandolini e Alfonso Femia |
2008 | Accademia di architettura di Mendrisio, Jonathan Woolf |
2008 | SCI-Arc, Vico Morcote, Ludovica Molo |
2009 | Scuola Universitaria Professionale, Lugano, Lukas Meyer |
2009 | Accademia di architettura di Mendrisio, diploma, Jonathan Sergison |
2013 | Politecnico Federale di Zurigo, Angelo Bucci |
2014 | Accademia di architettura di Mendrisio, Francis Kéré |
2015 | Scuola Universitaria Professionale, Friburgo, Giacomo Guidotti |
2016 | Scuola Universitaria Professionale, Ginevra, Stefano Moor |
2016 | USI, Accademia di architettura, Nicola Baserga |
2016 | École Nationale Supérieure d’Architecture de Saint-Étienne, Andrea Pedrazzini |
2019 | USI, Accademia di architettura, Paolo Canevascini |
2019 | École Nationale Supérieure d’Architecture de Nancy, Lucien Colin e Mario Ferrari |
2019 | Discussione con i dottorandi del Prof. Paolo Amaldi, École Nationale Supérieure d’Architecture Paris Val de Seine |
Workshop on International Social Housing
Summer school dell’Accademia di architettura di Mendrisio
www.wish.usi.ch
Nelle differenti edizioni hanno partecipato:
Miquel Adrià
Leonardo Benevolo
Dario Bonetti
Mirko Bonetti
Mario Botta
Sebastiano Brandolini, Angelo Bucci, Alvaro Puntoni
Peppo Brivio, Jacques Gubler
Marianne Burkhalter
Felipe Correa
Paulo Dam Mazzi, Reynaldo Ledgard
Balkrishna Doshi, Snehal Shah
Ana Maria Duran
Dayra Gelabert Abreu
Sandra Giraudi
Giacomo Guidotti
Go Hasegawa, Raphael Zuber
Massimo Laffranchi
Angelo Mangiarotti
Alexis Mosquera
Andrea Pedrazzini
Alfredo Pini
Alberto Ponis
Lone Poulsen
Luis Rueda Guzman
Kazunari Sakamoto
Snehal Shah
Yoshiharu Tsukamoto
Livio Vacchini
Felix Wettstein
Ding Wowo
Stefano Moor
Vittorio Garatti
Martin Anzellini
Luz Mary Rodelo Torres
Libri a me cari, scelti in libreria una ventina d’anni fa, con l’unico criterio della mia curiosità del momento.
primavera2020.ch
Il lido di Ascona di Livio Vacchini, Una teoria del giunto (Edizioni Casagrande, Bellinzona 2017) | |
Casualità e disegno, Edilizia residenziale e spazio pubblico a Lugano (Edizioni Casagrande, Bellinzona 2020) | |
Mini Cigarillos, Due mesi nello studio di Oscar Niemeyer (Letteraventidue, Siracusa 2020) | |
Quindici anni di WISH, Workshop on International Social Housing (Mendrisio Academy Press, Mendrisio 2020) | |
Perpetuating architecture, Martino Pedrozzi’s interventions on the rural heritage in Valle di Blenio and in Val Malvaglia (Ita-Eng, Park Books, Zurich 2020) |
Essere felici (documentario di Vasco Dones e Franco Cattaneo, 2020) |
1971 | Nascita a Zurigo |
1974–1975 | Residenza in Perù |
1990–1996 | Studi all’EPFL con Frédéric Aubry, Patrick Mestelan, Luigi Snozzi, Vincent Mangeat e Kenneth Frampton; pratiche da Campi e Pessina, Tita Carloni e Livio Vacchini; diploma con Mario Botta |
dal 1997 | Architetto indipendente |
1999 | Due mesi nello studio di Oscar Niemeyer a Rio de Janeiro |
dal 2003 | Ideazione e direzione di WISH, Accademia di architettura di Mendrisio |
2008 | Dottore onorario alla Yerevan State University of Architecture and Construction |
2015 | Membro del consiglio di fondazione del Teatro dell’architettura, Mendrisio |
2021 | Professore presso l’Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Mendrisio |